8 Agosto 2021 - di Luca Ricolfi
Società
Negli Stati Uniti, da qualche anno, l’accusa di “discriminazione” è divenuta ricorrente, onnipresente, ma soprattutto pervasiva. Di discriminazione si parla ormai sempre più sovente non solo per denunciare trattamenti differenziati in funzione di razza e genere, ma per segnalare qualsiasi disuguaglianza, indipendentemente dai meccanismi che l’hanno prodotta. Quanto all’Europa, la parola discriminazione è improvvisamente venuta alla ribalta nelle settimane scorse in relazione all’obbligo vaccinale (per determinate categorie, come medici e docenti) e al green pass come condizione di accesso a determinati servizi e attività fondamentali (come spostarsi o assistere a una lezione). Leggi di più