Il termometro dell’epidemia (release 1.0)

Oggi (ultimo dato disponibile, ore 18.00 del 21 settembre) il termometro dell’epidemia è nuovamente salito, passando da 8.4 a 8.7 gradi pseudo-Kelvin (+0.3 gradi).

Alla base di questo peggioramento vi è l’aumento dei nuovi contagi e una leggera crescita degli ingressi ospedalieri stimati. Sono invece rimasti stabili i decessi.

La variazione settimanale della temperatura è pari a +0.8 gradi.

La temperatura di domenica 20 settembre è stata rivista (da 8.5 a 8.4 gradi) in seguito all’aggiornamento dei dati effettuato dalla Regione Abruzzo.

Va ricordato, come sempre, che l’andamento della temperatura non riflette quello dei contagi attuali, ma quello dei contagi avvenuti 2-3 settimane fa.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota tecnica




Il termometro dell’epidemia (release 1.0)

La temperatura dell’epidemia è nuovamente salita confermando una tendenza all’aumento che perdura ormai da inizio agosto. Il termometro di oggi (ultimo dato disponibile, ore 18.00 del 20 settembre) è passato da 8.4 a 8.5 gradi pseudo-Kelvin ed è in aumento di 0.1 gradi.

Questo risultato si deve all’aumento dei nuovi contagi e alla leggera crescita dei decessi. Sono invece diminuiti gli ingressi ospedalieri stimati.

La variazione settimanale della temperatura è pari a +0.7 gradi.

La temperatura di oggi (20 settembre) potrebbe essere oggetto di revisioni: la Regione Abruzzo non ha pubblicato l’aggiornamento dei dati relativi al 19 e 20 settembre. I dati sono stati ricalcolati assumendo che gli incrementi giornalieri dei nuovi casi, decessi e ingressi ospedalieri fossero pari a quelli registrati fra il 17 e il 18 settembre.

Va ricordato, come sempre, che l’andamento della temperatura non riflette quello dei contagi attuali, ma quello dei contagi avvenuti 2-3 settimane fa.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota tecnica




Il termometro dell’epidemia (release 1.0)

Anche oggi (ultimo dato disponibile, ore 18.00 del 18 settembre) la temperatura dell’epidemia è salita, passando da 8.1 a 8.3 gradi pseudo-Kelvin (+0.2 gradi).

Questo risultato si deve essenzialmente all’andamento dei nuovi contagi, che tornano a crescere dopo quattro giorni. Più lieve è stato invece l’aumento degli ingressi ospedalieri stimati. Sostanzialmente stabili i decessi.

La variazione settimanale della temperatura è pari a +0.7 gradi.

Va ricordato, come sempre, che l’andamento della temperatura non riflette quello dei contagi attuali, ma quello dei contagi avvenuti 2-3 settimane fa.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota tecnica




L’Italia e gli altri

di Rossana Cima e Luca Ricolfi

Israele è entrata ieri (venerdì 18 settembre) in un secondo lockdown che durerà almeno tre settimane.  Solo giovedì il paese ha registrato 55.4 nuovi contagi per 100 mila abitanti, un valore che è circa il doppio di quello osservato in Spagna (24.1 nuovi casi per 100.000 abitanti) e 20 volte più alto di quello registrato in Italia (2.6).
Sono scattate restrizioni per circa 10 milioni di persone anche nel Regno Unito. Già nei giorni precedenti era stato imposto il divieto di riunirsi in più di sei persone.

L’epidemia sta dunque rialzando la testa? Per analizzare l’evoluzione dei contagi e valutare la gravità dell’epidemia possiamo basarci sui grafici seguenti che rappresentano l’andamento dei nuovi decessi in rapporto alla popolazione in 49 paesi (vedi nota tecnica) in base ai dati disponibili il 15 settembre.
Le due linee tratteggiate, azzurra e grigia, presenti nei grafici corrispondono rispettivamente all’incremento medio settimanale registrato dall’Italia nel mese di giugno e al valore mediano registrato da tutti i 49 paesi nell’ultima settimana. Questo ci permetterà di valutare la curva epidemica di ciascun paese rispetto 1) alla situazione che presentava l’Italia subito dopo la fine del lockdown e 2) all’evoluzione dei contagi registrata mediamente dall’insieme dei paesi considerati negli ultimi sette giorni.

Sono 12 i paesi che presentano numeri in crescita. Particolarmente significativi sono gli incrementi registrati in Israele, Spagna e Ucraina. Qui la curva epidemica sta crescendo molto più rapidamente di quanto è successo nel nostro paese subito dopo la fine del lockdown. La Croazia ha invece raggiunto lo stesso ritmo dell’Italia solo recentemente.

Il trend è in aumento, ma rimane sotto il livello di guardia italiano post-chiusura, anche in Russia, Turchia, Francia, Repubblica Ceca, Grecia, Portogallo, Ungheria e Irlanda.

Negli ultimi giorni la curva è tornata a puntare verso l’alto anche in Brasile, Stati Uniti, Bosnia e Polonia. Solo nei prossimi giorni sarà possibile capire se questi incrementi siano il risultato di un’inversione di tendenza o se si tratti di una semplice fluttuazione.
Rimane comunque particolarmente elevato il ritmo del contagio in Brasile, Stati Uniti e Bosnia.

La curva dei contagi è invece in discesa in 12 paesi. Romania, Messico e Cile continuano però a registrare un numero di nuovi decessi significativo, di molto superiore al livello dell’Italia di giugno. Armenia, Bulgaria e Albania lo hanno invece raggiunto.

Incrementi contenuti, inferiori al valore mediano dei 49 paesi, si osservano invece in Canada, Regno Unito, Italia, Giappone, Korea, Germania e Danimarca. Il nostro paese fa dunque parte di questo gruppo ma, insieme al Regno Unito, è quello che presenta (almeno nell’ultima settimana) tassi di crescita più elevati.

Sono 10 i paesi che invece presentano una chiara convergenza a zero. Fra essi si trovano l’Islanda che ormai da 142 conta zero decessi, e il Lussemburgo che sembra aver superato definitivamente il picco registrato ad inizio agosto.

Segnali poco nitidi arrivano da 4 paesi. Si deve però osservare come in Moldavia, Montenegro e Macedonia il numero di nuovi contagi continui a rimanere molto alto, ben al di sopra del valore di guardia italiano post lockdown.

Nota tecnica

I dati utilizzati nell’analisi provengono dal database dalla Johns Hopkins University aggiornati al 15 settembre.

Quanto possibile, i dati sono stati corretti per tenere conto dei ricalcoli effettuati dalle autorità nazionali che hanno fornito il dato.

Dall’analisi è stato escluso il Kosovo perché presentava un andamento irregolare probabilmente dovuto ad un mancato aggiornamento dei dati.




Il termometro dell’epidemia (release 1.0)

Oggi (ultimo dato disponibile, ore 18.00 del 17 settembre) la temperatura dell’epidemia è salita, passando da 8.0 a 8.1 gradi pseudo-Kelvin. L’aumento è stato però inferiore al decimo di grado.

Questo leggero aumento è il risultato di due tendenze opposte: da un lato un lievissimo aumento dei decessi e degli ingressi ospedalieri stimati, dall’altro una contenuta diminuzione dei nuovi contagi.

La variazione settimanale della temperatura è pari a +0.4 gradi.

Va ricordato, come sempre, che l’andamento della temperatura non riflette quello dei contagi attuali, ma quello dei contagi avvenuti 2-3 settimane fa.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota tecnica