Il termometro dell’epidemia (release 1.0)

Oggi (ultimo dato disponibile, ore 18.00 del 17 novembre) la temperatura dell’epidemia è finalmente tornata a diminuire anche se di soli 0.3 gradi. Il termometro di oggi segna 221.0 gradi pseudo-Kelvin.

Questa battuta d’arresto si deve essenzialmente all’andamento dei contagi, tornati a scendere dopo due giorni di aumento. Continuano però a crescere i decessi (+4.134 negli ultimi sette giorni). Sono invece rimasti sostanzialmente stazionari gli ingressi ospedalieri stimati.

L’aumento settimanale della temperatura è pari a +15.7 gradi.

Va ricordato, come sempre, che l’andamento della temperatura non riflette quello dei contagi attuali, ma quello dei contagi avvenuti 2-3 settimane fa.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota tecnica.

 




Il termometro dell’epidemia (release 1.0)

Anche oggi (ultimo dato disponibile, ore 18.00 del 16 novembre) la temperatura dell’epidemia è salita di circa 2 gradi, passando da 219.1 a 221.3 gradi pseudo-Kelvin.

Alla base di questo peggioramento vi è la stessa dinamica osservata ieri: l’aumento della temperatura dipende dal cattivo andamento dei contagi (il tasso di positività è pari al 17.9, in leggera crescita rispetto a ieri) e dei decessi (+3.9 mila negli ultimi sette giorni). Continuano invece a diminuire gli ingressi ospedalieri stimati.

L’aumento settimanale della temperatura è pari a +22.4 gradi.

Va ricordato, come sempre, che l’andamento della temperatura non riflette quello dei contagi attuali, ma quello dei contagi avvenuti 2-3 settimane fa.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota tecnica.




Operazione verità: chi ha firmato la nostra petizione

La petizione, indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro della Salute Roberto Speranza, “Covid19: il Governo faccia ora quel che non si è fatto prima”, ha superato le 35.000 firme.

Lo rendono noto i proponenti, Fondazione Hume e Lettera150 

La petizione, primi firmatari Luca Ricolfi e Nicola Grigoletto per la Fondazione Hume, Giuseppe Valditara e Andrea Crisanti per l’Associazione Lettera150, ha raccolto adesioni della società civile e del mondo politico, all’insegna di un’ampia trasversalità.

Fra le tante adesioni giunte finora dal mondo politico: Maria Stella Gelmini, Claudia Porchietto, Eugenia Roccella, Marco Boato, Andrea Cangini, Carlo Calenda, Guido Crosetto, Gianni Cuperlo,  Vittorio Sgarbi.

Molte anche le personalità della società civile e del mondo della cultura: Enrica Baricco, Veronica De Romanis, Elena Loewenthal, Paola Mastrocola, Lidia Ravera, Elisabetta Sgarbi, Susanna Tamaro, Patrizia Zappa Mulas, Giuseppe Bedeschi, Luigi Brioschi, Dino Cofrancesco, Alessandro De Nicola, Ernesto Ferrero, Eugenio Lio, Renato Mannheimer, Giovanni Orsina, Michele Salvati.

Molto significativo il sostegno del prof. Massimo Galli dell’ospedale Sacco di Milano.

“È importante una mobilitazione trasversale di tanti cittadini che senza perseguire interessi di parte chiedono al Governo una svolta radicale nella lotta al Covid all’insegna di una più efficiente organizzazione e di maggiore trasparenza”, commentano Valditara e Ricolfi.

Leggi l’appello “Un decalogo per salvare l’Italia

Se sei d’accordo CLICCA QUI PER FIRMARE LA PETIZIONE




Il termometro dell’epidemia (release 1.0)

Dopo la battuta d’arresto registrata sabato, la temperatura dell’epidemia è tornata a salire, anche se ad un ritmo più contenuto rispetto ai giorni scorsi. Oggi (ultimo dato disponibile, ore 18.00 del 15 novembre) il termometro segna 219.1 gradi pseudo-Kelvin ed è in aumento di 2.5 gradi.

Questo peggioramento deriva dal cattivo andamento dei contagi (tornati a crescere dopo la diminuzione registrata sabato) e dei decessi (+3.8 mila negli ultimi sette giorni). Sono invece in calo gli ingressi ospedalieri stimati.

L’aumento settimanale della temperatura è pari a +24.4 gradi.

Va ricordato, come sempre, che l’andamento della temperatura non riflette quello dei contagi attuali, ma quello dei contagi avvenuti 2-3 settimane fa.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota tecnica.




Se sei d’accordo firma la petizione

Se vogliamo evitare la terza ondata…

È dunque riesplosa la pandemia da Covid 19. I sacrifici degli italiani, reclusi per 2 mesi fra marzo e aprile, sono stati gettati alle ortiche.

È importante avviare una operazione verità che individui gli errori commessi non solo perché ciascuno si faccia carico delle proprie responsabilità, ma soprattutto per evitare il ripetersi di simili errori. Perché se dovessimo ripeterli in futuro, domata la seconda ondata, potremmo trovarci a dover fronteggiare la terza.

Leggi l’appello completo “Un decalogo per salvare l’Italia

Se sei d’accordo CLICCA QUI PER FIRMARE LA PETIZIONE