Il termometro dell’epidemia (release 1.0)
SocietàSpecialeOggi (ultimo dato disponibile, ore 18.00 del 17 maggio) la temperatura dell’epidemia è pari a 19.8 gradi pseudo-Kelvin, in diminuzione 5 decimi di grado rispetto a quella del giorno precedente.
Questa diminuzione si deve soprattutto al calo degli ingressi ospedalieri. Si riducono, anche se in misura più lieve, i nuovi contagi e i decessi.
Preoccupa il fatto che, negli ultimi 4 giorni, la diminuzione della temperatura sia stata sempre inferiore al grado.
Va ricordato, come sempre, che l’andamento della temperatura non riflette quello dei contagi attuali, ma quello dei contagi avvenuti 2-3 settimane fa, in pieno lockdown.
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Nota tecnica
Abbiamo abbandonato lo strumento precedente perché, in una fase di ospedalizzazioni decrescenti come quella in corso da qualche settimana, avrebbe richiesto informazioni che la Protezione Civile non fornisce.
Il nuovo strumento si fonda su 3 tipi di informazioni:
- l’andamento dei decessi ufficialmente registrati;
- una stima del numero quotidiano di ingressi di pazienti Covid negli ospedali;
- l’andamento dei nuovi contagi, corretto per tenere conto del ciclo settimanale e della politica dei tamponi.
Il livello della temperatura è proporzionale al flusso medio giornaliero di nuovi contagi 2-3 settimane fa, epoca cui necessariamente si riferiscono tutti gli indicatori disponibili su base quotidiana.
Una temperatura zero corrisponde a una situazione in cui tutti e tre gli indicatori segnalano un sostanziale arresto dei nuovi contagi: zero nuovi morti, zero nuovi ingressi in ospedale, zero nuovi casi.
Una temperatura pari a 100 corrisponde a un flusso quotidiano di nuovi contagiati intenso come quello registrato nella settimana di picco, collocata fra la fine di marzo e i primi di aprile.
Allo stato attuale dell’informazione, è impossibile stabilire con esattezza a quale temperatura corrisponde 1 grado pseudo-Kelvin. Una stima ottimistica, che assume che il tasso di letalità sia del 2% e il “numero oscuro” dei casi non rilevati sia un po’ minore di 2:1, suggerisce di interpretare ogni grado in più o in meno come una variazione pari a 1000 nuovi contagiati. Una stima meno ottimistica, che assume che il tasso di letalità sia dell’1%, suggerisce che 1 grado pseudo-Kelvin corrisponda a 2000 nuovi casi al giorno.