Coronavirus, come stanno andando le cose
(bollettino di domenica 5 aprile, ore 20.00)
A partire da lunedì 30 marzo 2020 la Fondazione David Hume rende pubblico quotidianamente (alle ore 20.30) un nuovo indice sintetico utile per capire come sta procedendo l’epidemia di Coronavirus (per maggiori dettagli vedi oltre).
Risultati
Oggi (domenica 5 aprile) la temperatura è diminuita di ben 3 linee rispetto a ieri (da 38.2 a 37.9).
La diminuzione, una delle più marcate degli ultimi tempi, è dovuta sia al rallentamento dei decessi (aumentati di 681 unità ieri, e di 525 oggi), sia alla riduzione del numero di ospedalizzati.
La riduzione dei pazienti in ospedale ha riguardato sia i ricoveri ordinari (-61), sia quelli in terapia intensiva (-17). Si tratta di riduzioni modeste, ma è comunque la prima volta che diminuiscono entrambi i tipi di pazienti ricoverati.
Nel corso dell’intera settimana (da domenica a domenica) la temperatura è scesa di 1.2 gradi, passando da 39.1 a 37.9. Ora il miraggio dei 37 gradi si fa più vicino.
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APPENDICE. Il progetto “Temperatura Italia”
A partire da lunedì 30 marzo 2020 la Fondazione David Hume pubblica su questo sito, entro le ore 21, un nuovo indice sintetico che misura la velocità di espansione dell’epidemia. L’indice si basa sui dati comunicati poche ore prima dalla Protezione Civile, ma li rielabora per renderli più stabili e più agevolmente interpretabili.
Perché abbiamo pensato a un nuovo indice
L’idea di costruire un indice quotidiano è nata dalla nostra profonda insoddisfazione sia per la natura dei dati della Protezione Civile, sia per il modo in cui essi vengono quotidianamente comunicati e commentati.
A nostro avviso i principali difetti dei dati sono due:
- la variazione giornaliera del numero di positivi al test è scarsamente informativa (e spesso fuorviante), perché pesantemente influenzata dal numero di tamponi;
- tutte le variazioni giornaliere (non solo quella del numero di positivi) risentono gravemente dei ritardi nella trasmissione e registrazione dei dati.
In sostanza: non è possibile capire se le variazioni osservate riflettono la realtà o le politiche e le procedure messe in atto (quanti tamponi fare, quando trasmettere i dati).
L’indice sintetico di “temperatura” della Fondazione Hume, che misura la temperatura del paziente Italia (ossia l’avanzata dell’epidemia), è costruito per minimizzare l’impatto di questi difetti.
A questo scopo l’indice di temperatura utilizza esclusivamente le tre serie più affidabili e informative (ricoverati con sintomi, ricoverati in terapia intensiva, deceduti) e calcola il tasso di crescita in modo poco sensibile alle fluttuazioni nel processo di trasmissione dei dati.
Come si legge l’indice
L’indice ha una interpretazione estremamente semplice e intuitiva, essendo costruito come un comune termometro che misura la febbre (del malato Italia, nel nostro caso), su una scala da 37 a 42 gradi. Una temperatura di 42° indica che l’epidemia sta galoppando a una velocità assai alta (15% al giorno), come di solito accade solo nelle fasi iniziali di un’epidemia. Una temperatura di 37° gradi indica che l’epidemia è sostanzialmente sopita, perché la velocità di crescita è prossima a zero.
La velocità tendenziale viene ricalcolata ogni giorno, tenendo conto dell’andamento delle ospedalizzazioni e dei decessi degli ultimi tre giorni.