Coronavirus, come stanno andando le cose
SocietàSpeciale(bollettino di domenica 12 aprile, ore 20.00)
A partire da lunedì 30 marzo 2020 la Fondazione David Hume rende pubblico quotidianamente (alle ore 20.30) un nuovo indice sintetico utile per capire come sta procedendo l’epidemia di Coronavirus (per maggiori dettagli vedi oltre).
Risultati
Oggi (domenica 12 aprile) dopo diversi giorni di stazionarietà, la temperatura è finalmente tornata a diminuire, sia pure di 1 sola linea (da 37.7 a 37.6).
La diminuzione è dovuta in parte alla riduzione del numero di ospedalizzati (non tanto quelli in terapia intensiva, sostanzialmente stazionari, quanto quelli ordinari, diminuiti di quasi 300 unità), ma in misura preponderante è dovuta alla diminuzione dei decessi, passati dai 619 di ieri ai 431 di oggi: è il valore più basso dal 20 marzo.
La riduzione settimanale della temperatura (da domenica a domenica) è di meno di circa 3 linee, mai così modesta da quando è iniziata la nostra rilevazione.
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APPENDICE. Il progetto “Temperatura Italia”
A partire da lunedì 30 marzo 2020 la Fondazione David Hume pubblica su questo sito, entro le ore 21, un nuovo indice sintetico che misura la velocità di espansione dell’epidemia. L’indice si basa sui dati comunicati poche ore prima dalla Protezione Civile, ma li rielabora per renderli più stabili e più agevolmente interpretabili.
Perché abbiamo pensato a un nuovo indice
L’idea di costruire un indice quotidiano è nata dalla nostra profonda insoddisfazione sia per la natura dei dati della Protezione Civile, sia per il modo in cui essi vengono quotidianamente comunicati e commentati.
A nostro avviso i principali difetti dei dati sono due:
- la variazione giornaliera del numero di positivi al test è scarsamente informativa (e spesso fuorviante), perché pesantemente influenzata dal numero di tamponi;
- tutte le variazioni giornaliere (non solo quella del numero di positivi) risentono gravemente dei ritardi nella trasmissione e registrazione dei dati.
In sostanza: non è possibile capire se le variazioni osservate riflettono la realtà o le politiche e le procedure messe in atto (quanti tamponi fare, quando trasmettere i dati).
L’indice sintetico di “temperatura” della Fondazione Hume, che misura la temperatura del paziente Italia (ossia l’avanzata dell’epidemia), è costruito per minimizzare l’impatto di questi difetti.
A questo scopo l’indice di temperatura utilizza esclusivamente le tre serie più affidabili e informative (ricoverati con sintomi, ricoverati in terapia intensiva, deceduti) e calcola il tasso di crescita in modo poco sensibile alle fluttuazioni nel processo di trasmissione dei dati.
Come si legge l’indice
L’indice ha una interpretazione estremamente semplice e intuitiva, essendo costruito come un comune termometro che misura la febbre (del malato Italia, nel nostro caso), su una scala da 37 a 42 gradi. Una temperatura di 42° indica che l’epidemia sta galoppando a una velocità assai alta (15% al giorno), come di solito accade solo nelle fasi iniziali di un’epidemia. Una temperatura di 37° gradi indica che l’epidemia è sostanzialmente sopita, perché la velocità di crescita è prossima a zero.
La velocità tendenziale viene ricalcolata ogni giorno, tenendo conto dell’andamento delle ospedalizzazioni e dei decessi degli ultimi tre giorni.