Di quanto è diminuita la nostra ricchezza dopo il voto di marzo? Aggiornamento all’ultima settimana

NOTA DI AGGIORNAMENTO: 21 -28 giugno 2019

 Le perdite dell’Italia

Settimana parzialmente positiva per gli operatori finanziari italiani. Dal 21 al 28 giugno 2019 i tre principali mercati italiani hanno recuperato, nel complesso, poco più di mezzo miliardo (0.6mld). Piazza Affari cede 5.2 miliardi di euro, perdita compensata dai recuperi degli altri due mercati. Infatti, il valore dei titoli di Stato sale di circa 3.9 miliardi di euro, mentre quello delle obbligazioni di 1.9.

Rispetto invece al momento all’insediamento del Governo, gli operatori finanziari italiani hanno recuperato circa 59 miliardi di euro.

Tabella 1. Perdite e guadagni virtuali complessivi sui tre mercati principali (miliardi di euro)

Ricordiamo che dal calcolo sono escluse sia le perdite di valore dei titoli di Stato detenuti dalla Banca d’Italia e dagli investitori esteri, sia i maggiori oneri per il servizio del debito pubblico. Va poi ricordato che il dato della Borsa si riferisce alle sole società quotate.

Dalle elezioni ad oggi (28 giugno 2019) le perdite virtuali di Borsa, obbligazioni e titoli di Stato (esclusi quelli detenuti da Banca d’Italia e investitori esteri) sono pari a 32.5 miliardi di euro.

Banca d’Italia e investitori esteri detentori di titoli di Stato italiani hanno perso invece (sempre dalle elezioni di marzo 2018 ad oggi) 6.5 miliardi euro.

Grafico 1. Perdite e guadagni virtuali sui tre mercati principali nella settimana dal 21 al 28 giugno 2019
Grafico 2. Perdite e guadagni virtuali sui tre mercati principali dal 28 febbraio 2018 al 28 giugno 2019
Grafico 3. Perdite virtuali sui tre mercati principali dal 28 febbraio 2018 al 28 giugno 2019
* Il dato di venerdì 19 aprile non è disponibile data la chiusura di Piazza Affari per le festività pasquali; la variazione delle perdite è stata quindi calcolata rispetto al 12 aprile 2019.
** Eventuali piccoli scostamenti tra i valori cumulati del Grafico 3 e quelli presenti in Tabella 1 sono imputabili ad arrotondamenti e al metodo utilizzato per la stima del valore delle obbligazioni.

 

  1. Le perdite di famiglie e imprese

Secondo le nostre stime, famiglie e imprese hanno perso nell’ultima settimana quasi un miliardo di euro (0.9mld). Dalle elezioni ad oggi (28 giugno 2019) le perdite virtuali ammontano quindi a 28.5 miliardi euro.

Tabella 2. Perdite e guadagni virtuali delle famiglie e delle imprese (miliardi di euro)

Ricordiamo che il calcolo è effettuato considerando esclusivamente quella parte della ricchezza finanziaria di famiglie e imprese che è più sensibile alle fluttuazioni di mercato, in particolare titoli del debito pubblico, obbligazioni, quote di fondi comuni, azioni e altre partecipazioni (incluse le società non quotate). Sono invece esclusi i depositi (bancari e postali), i titoli emessi da soggetti esteri, e varie altre forme di ricchezza più resistenti alle fluttuazioni di mercato[1].

[1] Come nell’ultima pubblicazione (7-14 giugno 2019), i tassi di deprezzamento della ricchezza finanziaria in mano a famiglie e imprese sono stati stimati ponendoli uguali al tasso di deprezzamento medio sui tre principali mercati italiani (escluse le banche).

[testo a cura di Luca Ricolfi, Rossana Cima, Caterina Guidoni]




Di quanto è diminuita la nostra ricchezza dopo il voto di marzo? Aggiornamento all’ultima settimana

NOTA DI AGGIORNAMENTO: 7 – 14 giugno 2019

  1. Le perdite dell’Italia

Seconda settimana positiva per gli operatori finanziari italiani. Dal 7 al 14 giugno 2019 i tre principali mercati italiani hanno recuperato complessivamente 9.5 miliardi di euro. Piazza Affari recupera 6 miliardi di euro, il valore dei titoli di Stato sale di circa 2.4 miliardi di euro, mentre quello delle obbligazioni di 1.1.

Rispetto invece al momento all’insediamento del Governo, gli operatori finanziari italiani hanno recuperato circa 26 miliardi di euro.

Tabella 1. Perdite e guadagni virtuali complessivi sui tre mercati principali (miliardi di euro)

Ricordiamo che dal calcolo sono escluse sia le perdite di valore dei titoli di Stato detenuti dalla Banca d’Italia e dagli investitori esteri, sia i maggiori oneri per il servizio del debito pubblico. Va poi ricordato che il dato della Borsa si riferisce alle sole società quotate.

Dalle elezioni ad oggi (14 giugno 2019) le perdite virtuali di Borsa, obbligazioni e titoli di Stato (esclusi quelli detenuti da Banca d’Italia e investitori esteri) sono pari a 65.3 miliardi di euro.

Banca d’Italia e investitori esteri detentori di titoli di Stato italiani hanno perso invece (sempre dalle elezioni ad oggi) 22.2 miliardi euro.

Grafico 1. Perdite e guadagni virtuali sui tre mercati principali nella settimana dal 7 al 14 giugno 2019
Grafico 2. Perdite e guadagni virtuali sui tre mercati principali dal 28 febbraio 2018 al 14 giugno 2019
Grafico 3. Perdite virtuali sui tre mercati principali dal 28 febbraio 2018 al 14 giugno 2019
* Il dato di venerdì 19 aprile non è disponibile data la chiusura di Piazza Affari per le festività pasquali; la variazione delle perdite è stata quindi calcolata rispetto al 12 aprile 2019.
** Eventuali piccoli scostamenti tra i valori cumulati del Grafico 3 e quelli presenti in Tabella 1 sono imputabili ad arrotondamenti e al metodo utilizzato per la stima del valore delle obbligazioni.

 

  1. Le perdite di famiglie e imprese

Secondo le nostre stime, famiglie e imprese hanno recuperato nell’ultima settimana 8 miliardi di euro. Dalle elezioni ad oggi (14 giugno 2019) le perdite virtuali ammontano quindi a 54.4 miliardi euro.

Tabella 2. Perdite e guadagni virtuali delle famiglie e delle imprese (miliardi di euro)

Ricordiamo che il calcolo è effettuato considerando esclusivamente quella parte della ricchezza finanziaria di famiglie e imprese che è più sensibile alle fluttuazioni di mercato, in particolare titoli del debito pubblico, obbligazioni, quote di fondi comuni, azioni e altre partecipazioni (incluse le società non quotate). Sono invece esclusi i depositi (bancari e postali), i titoli emessi da soggetti esteri, e varie altre forme di ricchezza più resistenti alle fluttuazioni di mercato[1].

[testo a cura di Luca Ricolfi, Rossana Cima, Caterina Guidoni]

[1] Come nell’ultima pubblicazione (5 – 12 aprile 2019), i tassi di deprezzamento della ricchezza finanziaria in mano a famiglie e imprese sono stati stimati ponendoli uguali al tasso di deprezzamento medio sui tre principali mercati italiani (escluse le banche).



Di quanto è diminuita la nostra ricchezza dopo il voto di marzo? Aggiornamento all’ultima settimana

Di quanto è diminuita la nostra ricchezza dopo il voto di marzo?

NOTA DI AGGIORNAMENTO: 24 maggio – 31 maggio 2019

  1. Le perdite dell’Italia

La settimana che va dal 24 al 31 maggio 2019 si è chiusa in modo negativo. Tutti e tre principali mercati italiani perdono terreno rispetto alla settimana precedente (-27 miliardi). Il valore dei titoli di Stato scende di circa 8.3 miliardi di euro, mentre quello delle obbligazioni di 4. Anche la capitalizzazione borsistica registra un segno meno, con una perdita di 14.7 miliardi di euro.

Dalle elezioni ad oggi (31 maggio 2019) le perdite virtuali di Borsa, obbligazioni e titoli di Stato (esclusi quelli detenuti da Banca d’Italia e investitori esteri) sono pari a 117 miliardi di euro.

Rispetto al momento all’insediamento del Governo, gli operatori finanziari italiani hanno perso circa 25.7 miliardi di euro.

Tabella 1. Perdite e guadagni virtuali complessivi sui tre mercati principali (miliardi di euro)

Ricordiamo che dal calcolo sono escluse sia le perdite di valore dei titoli di Stato detenuti dalla Banca d’Italia e dagli investitori esteri, sia i maggiori oneri per il servizio del debito pubblico. Va poi ricordato che il dato della Borsa si riferisce alle sole società quotate.

Banca d’Italia e investitori esteri detentori di titoli di Stato italiani hanno perso invece (sempre dalle elezioni ad oggi) 63.8 miliardi euro.

Grafico 1. Perdite e guadagni virtuali sui tre mercati principali nella settimana dal 24 al 31 maggio 2019

Grafico 2. Perdite e guadagni virtuali sui tre mercati principali dal 28 febbraio 2018 al 31 maggio 2019
* Il dato di venerdì 19 aprile non è disponibile data la chiusura di Piazza Affari per le festività pasquali; la variazione delle perdite è stata quindi calcolata rispetto al 12 aprile 2019.

Grafico 3. Perdite virtuali sui tre mercati principali dal 28 febbraio 2018 al 31 maggio 2019*
* Eventuali piccoli scostamenti tra i valori cumulati del Grafico 3 e quelli presenti in Tabella 1 sono imputabili ad arrotondamenti e al metodo utilizzato per la stima del valore delle obbligazioni.

 

  1. Le perdite di famiglie e imprese

Secondo le nostre stime, famiglie e imprese hanno perso nell’ultima settimana 22.2 miliardi di euro. Dalle elezioni ad oggi (31 maggio 2019) le perdite virtuali ammontano quindi a 66.1 miliardi euro.

Tabella 2. Perdite e guadagni virtuali delle famiglie e delle imprese (miliardi di euro)

Ricordiamo che il calcolo è effettuato considerando esclusivamente quella parte della ricchezza finanziaria di famiglie e imprese che è più sensibile alle fluttuazioni di mercato, in particolare titoli del debito pubblico, obbligazioni, quote di fondi comuni, azioni e altre partecipazioni (incluse le società non quotate). Sono invece esclusi i depositi (bancari e postali), i titoli emessi da soggetti esteri, e varie altre forme di ricchezza più resistenti alle fluttuazioni di mercato[1].

 

[testo a cura di Luca Ricolfi, Rossana Cima, Caterina Guidoni]
[1] Come nell’ultima pubblicazione (26 aprile – 3 maggio 2019), i tassi di deprezzamento della ricchezza finanziaria in mano a famiglie e imprese sono stati stimati ponendoli uguali al tasso di deprezzamento medio sui tre principali mercati italiani (escluse le banche).



Di quanto è diminuita la nostra ricchezza dopo il voto di marzo? Aggiornamento all’ultima settimana

Di quanto è diminuita la nostra ricchezza dopo il voto di marzo?

NOTA DI AGGIORNAMENTO: 26 aprile – 3 maggio 2019

 

  1. Le perdite dell’Italia

La settimana che va dal 26 aprile al 3 maggio 2019 si è chiusa positivamente. Nel complesso i tre principali mercati italiani recuperano circa 4.7 miliardi di euro rispetto alla settimana precedente. Il valore dei titoli di Stato sale di circa 2.7 miliardi di euro, mentre quello delle obbligazioni di 1.3. Anche la capitalizzazione borsistica registra un segno più, recuperando 0.6 miliardi di euro.

Rispetto invece al momento all’insediamento del Governo, gli operatori finanziari italiani hanno recuperato circa 38.3 miliardi di euro.

Tabella 1. Perdite e guadagni virtuali complessivi sui tre mercati principali (miliardi di euro)

Ricordiamo che dal calcolo sono escluse sia le perdite di valore dei titoli di Stato detenuti dalla Banca d’Italia e dagli investitori esteri, sia i maggiori oneri per il servizio del debito pubblico. Va poi ricordato che il dato della Borsa si riferisce alle sole società quotate.

Dalle elezioni ad oggi (3 maggio 2019) le perdite virtuali di Borsa, obbligazioni e titoli di Stato (esclusi quelli detenuti da Banca d’Italia e investitori esteri) sono pari a 52.9 miliardi di euro.

Banca d’Italia e investitori esteri detentori di titoli di Stato italiani hanno perso invece (sempre dalle elezioni ad oggi) 35.4 miliardi euro.

Grafico 1. Perdite e guadagni virtuali sui tre mercati principali nella settimana dal 26 aprile al 3 maggio 2019
Grafico 2. Perdite e guadagni virtuali sui tre mercati principali dal 28 febbraio 2018 al 3 maggio 2019
* Il dato di venerdì 19 aprile non è disponibile data la chiusura di Piazza Affari per le festività pasquali; la variazione delle perdite è stata quindi calcolata rispetto al 12 aprile 2019.
Grafico 3. Perdite virtuali sui tre mercati principali dal 28 febbraio 2018 al 3 maggio 2019*
* Eventuali piccoli scostamenti tra i valori cumulati del Grafico 3 e quelli presenti in Tabella 1 sono imputabili ad arrotondamenti e al metodo utilizzato per la stima del valore delle obbligazioni.

 

  1. Le perdite di famiglie e imprese

Secondo le nostre stime, famiglie e imprese hanno recuperato nell’ultima settimana 3.4 miliardi di euro. Dalle elezioni ad oggi (3 maggio 2019) le perdite virtuali ammontano quindi a 38.8 miliardi euro.

Tabella 2. Perdite e guadagni virtuali delle famiglie e delle imprese (miliardi di euro)

Ricordiamo che il calcolo è effettuato considerando esclusivamente quella parte della ricchezza finanziaria di famiglie e imprese che è più sensibile alle fluttuazioni di mercato, in particolare titoli del debito pubblico, obbligazioni, quote di fondi comuni, azioni e altre partecipazioni (incluse le società non quotate). Sono invece esclusi i depositi (bancari e postali), i titoli emessi da soggetti esteri, e varie altre forme di ricchezza più resistenti alle fluttuazioni di mercato[1].

[testo a cura di Luca Ricolfi, Rossana Cima, Caterina Guidoni]
[1] Come nell’ultima pubblicazione (5 – 12 aprile 2019), i tassi di deprezzamento della ricchezza finanziaria in mano a famiglie e imprese sono stati stimati ponendoli uguali al tasso di deprezzamento medio sui tre principali mercati italiani (escluse le banche).



Di quanto è diminuita la nostra ricchezza dopo il voto di marzo? Aggiornamento all’ultima settimana

NOTA DI AGGIORNAMENTO: settimana 5 – 12 aprile 2019

  1. Le perdite dell’Italia

Torna negativo il bilancio degli operatori finanziari italiani. Nella settimana che va dal 5 al 12 aprile 2019, i tre principali mercati italiani hanno perso complessivamente 6.2 miliardi di euro. Il risultato positivo di Piazza Affari (+1 miliardi) non è riuscito a compensare le perdite del mercano obbligazionario e di quello dei titoli di Stato: il valore delle obbligazioni è sceso di 2.3 miliardi, mentre quello dei titoli pubblici di 4.9.

Rispetto invece al momento all’insediamento del Governo, gli operatori finanziari italiani hanno recuperato circa 37.8 miliardi di euro.

Tabella 1. Perdite e guadagni virtuali complessivi sui tre mercati principali (miliardi di euro)

Ricordiamo che dal calcolo sono escluse sia le perdite di valore dei titoli di Stato detenuti dalla Banca d’Italia e dagli investitori esteri, sia i maggiori oneri per il servizio del debito pubblico. Va poi ricordato che il dato della Borsa si riferisce alle sole società quotate.

Dalle elezioni ad oggi (12 aprile 2019) le perdite virtuali di Borsa, obbligazioni e titoli di Stato (esclusi quelli detenuti da Banca d’Italia e investitori esteri) sono pari a 53.4 miliardi di euro.

Banca d’Italia e investitori esteri detentori di titoli di Stato italiani hanno perso invece (sempre dalle elezioni ad oggi) 34 miliardi euro.

Grafico 1. Perdite e guadagni virtuali sui tre mercati principali nella settimana dal 5 al 12 aprile 2019
Grafico 2. Perdite e guadagni virtuali sui tre mercati principali dal 28 febbraio 2018 al 12 aprile 2019
Grafico 3. Perdite virtuali sui tre mercati principali dal 28 febbraio 2018 al 12 aprile 2019*
* Eventuali piccoli scostamenti tra i valori cumulati del Grafico 3 e quelli presenti in Tabella 1 sono imputabili ad arrotondamenti e al metodo utilizzato per la stima del valore delle obbligazioni.

 

  1. Le perdite di famiglie e imprese

Secondo le nostre stime, famiglie e imprese hanno perso nell’ultima settimana 4 miliardi di euro. Dalle elezioni ad oggi (12 aprile 2019) le perdite virtuali ammontano quindi a 39.7 miliardi euro.

Tabella 2. Perdite e guadagni virtuali delle famiglie e delle imprese (miliardi di euro)

Ricordiamo che il calcolo è effettuato considerando esclusivamente quella parte della ricchezza finanziaria di famiglie e imprese che è più sensibile alle fluttuazioni di mercato, in particolare titoli del debito pubblico, obbligazioni, quote di fondi comuni, azioni e altre partecipazioni (incluse le società non quotate). Sono invece esclusi i depositi (bancari e postali), i titoli emessi da soggetti esteri, e varie altre forme di ricchezza più resistenti alle fluttuazioni di mercato[1].

[testo a cura di Luca Ricolfi, Rossana Cima, Caterina Guidoni]
[1] Come nell’ultima pubblicazione (29 marzo – 5 aprile 2019), i tassi di deprezzamento della ricchezza finanziaria in mano a famiglie e imprese sono stati stimati ponendoli uguali al tasso di deprezzamento medio sui tre principali mercati italiani (escluse le banche).