L’epidemia in Italia e Spagna

Sono saliti a 47.610 i casi positivi al Covid-19 in Spagna, mentre il numero dei decessi ha raggiunto quota 3.400, superando, come l’Italia, la Cina. Oggi la Spagna è il quarto paese più colpito.

L’Italia è seconda (dopo la Cina), ma se si sincronizzano le curve dei due paesi facendole partire dal giorno in cui sono stati registrati più di 400 casi, vediamo come la diffusione dell’epidemia sia stata decisamente più veloce in Spagna.

Fonte: elaborazioni Fondazione Hume su dati ECDC e Dipartimento della Protezione Civile italiana

Anche la curva dei decessi ha iniziato, da qualche giorno, a muoversi più velocemente di quella italiana.

Fonte: elaborazioni Fondazione Hume su dati ECDC e Dipartimento della Protezione Civile italiana

 

 




Come è cambiata la nostra ricchezza dopo il voto di marzo? Aggiornamento all’ultima settimana

NOTA DI AGGIORNAMENTO: 27 dicembre 2019 – 3 gennaio 2020

 

  1. I guadagni/perdite dell’Italia

Si chiude con un segno meno la settimana per gli operatori finanziari. I risultati positivi del mercato obbligazionario (+1.4 miliardi) e di quello dei titoli di Stato (+2.9 miliardi) non sono riusciti a compensare le perdite di Piazza Affari (-11 miliardi). Dal 27 dicembre 2019 al 3 gennaio 2020 i tre principali mercati italiani hanno perso, complessivamente, 6.7 miliardi di euro.

Il saldo del II Governo Conte resta, comunque, positivo. Tra l’insediamento del governo e oggi, gli operatori finanziari italiani hanno infatti guadagnato circa 9.5 miliardi di euro.

Tabella 1. Guadagni e perdite virtuali complessivi sui tre mercati principali (miliardi di euro)

Ricordiamo che dal calcolo sono esclusi sia gli apprezzamenti di valore dei titoli di Stato detenuti dalla Banca d’Italia e dagli investitori esteri, ed i minori/maggiori oneri per il servizio del debito pubblico. Va poi ricordato che il dato della Borsa si riferisce alle sole società quotate.

Dalle elezioni ad oggi (3 gennaio 2020) i guadagni virtuali di Borsa, obbligazioni e titoli di Stato (esclusi quelli detenuti da Banca d’Italia e investitori esteri) sono pari, complessivamente, a 96.5 miliardi di euro.

Banca d’Italia e investitori esteri detentori di titoli di Stato italiani hanno realizzato invece (sempre dalle elezioni ad oggi) un aumento di ricchezza di circa 47.6 miliardi euro. In quest’ultima settimana hanno guadagnato 3.5 miliardi.

Grafico 1. Guadagni e perdite virtuali sui tre mercati principali nella settimana dal 27 dicembre 2019 al 3 gennaio 2020

 

Grafico 2. Guadagni e perdite virtuali sui tre mercati principali dal 28 febbraio 2018 al 3 gennaio 2020

Grafico 3. Guadagni e perdite virtuali sui tre mercati principali dal 28 febbraio 2018 3 gennaio 2020

* Il dato di venerdì 19 aprile non è disponibile data la chiusura di Piazza Affari per le festività pasquali; la variazione delle perdite è stata quindi calcolata rispetto al 12 aprile 2019.

** Eventuali piccoli scostamenti tra i valori cumulati del Grafico 3 e quelli presenti in Tabella 1 sono imputabili ad arrotondamenti e al metodo utilizzato per la stima del valore delle obbligazioni.

 

  1. I guadagni/perdite di famiglie e imprese

Secondo le nostre stime, famiglie e imprese hanno perso, nell’ultima settimana, 7.3 miliardi di euro. Dalle elezioni ad oggi (3 gennaio 2020) l’aumento di ricchezza, virtuale, ammonta a circa a 75.9 miliardi euro.

Tabella 2. Guadagni e perdite virtuali delle famiglie e delle imprese (miliardi di euro)

Ricordiamo che il calcolo è effettuato considerando esclusivamente quella parte della ricchezza finanziaria di famiglie e imprese che è più sensibile alle fluttuazioni di mercato, in particolare titoli del debito pubblico, obbligazioni, quote di fondi comuni, azioni e altre partecipazioni (incluse le società non quotate). Sono invece esclusi i depositi (bancari e postali), i titoli emessi da soggetti esteri, e varie altre forme di ricchezza più resistenti alle fluttuazioni di mercato[1].

[testo a cura di Luca Ricolfi, Rossana Cima, Caterina Guidoni]

[1] Come nell’ultima pubblicazione (6-13 dicembre 2019), i tassi di apprezzamento/deprezzamento della ricchezza finanziaria in mano a famiglie e imprese sono stati stimati ponendoli uguali al tasso di deprezzamento medio sui tre principali mercati italiani (escluse le banche).




Come è cambiata la nostra ricchezza dopo il voto di marzo? Aggiornamento all’ultima settimana

NOTA DI AGGIORNAMENTO: 6 – 13 dicembre 2019

 I guadagni/perdite dell’Italia

Torna positivo il bilancio degli operatori finanziari. Dal 6 al 13 dicembre i tre principali mercati italiani hanno guadagnato, complessivamente, 19.6 miliardi di euro. Il valore dei titoli di Stato è salito di 11 miliardi di euro, quello delle obbligazioni di 5.3 miliardi, mentre il mercato azionario ha guadagnato 3.2 miliardi di euro.

Rimane dunque positivo il saldo del II Governo Conte. Tra l’insediamento del governo e oggi, gli operatori finanziari italiani hanno infatti guadagnato 9.9 miliardi di euro.

Tabella 1. Guadagni e perdite virtuali complessivi sui tre mercati principali (miliardi di euro)

Ricordiamo che dal calcolo sono esclusi sia gli apprezzamenti di valore dei titoli di Stato detenuti dalla Banca d’Italia e dagli investitori esteri, ed i minori/maggiori oneri per il servizio del debito pubblico. Va poi ricordato che il dato della Borsa si riferisce alle sole società quotate.

Dalle elezioni ad oggi (13 dicembre 2019) i guadagni virtuali di Borsa, obbligazioni e titoli di Stato (esclusi quelli detenuti da Banca d’Italia e investitori esteri) sono pari, complessivamente, a 96.9 miliardi di euro.

Banca d’Italia e investitori esteri detentori di titoli di Stato italiani hanno realizzato invece (sempre dalle elezioni ad oggi) un aumento di ricchezza di circa 52.4 miliardi euro. In quest’ultima settimana hanno guadagnato 13.3 miliardi.

Grafico 1. Guadagni e perdite virtuali sui tre mercati principali nella settimana dal 6 al 13 dicembre 2019

Grafico 2. Guadagni e perdite virtuali sui tre mercati principali dal 28 febbraio 2018 al 13 dicembre 2019

Grafico 3. Guadagni e perdite virtuali sui tre mercati principali dal 28 febbraio 2018 13 dicembre 2019
* Il dato di venerdì 19 aprile non è disponibile data la chiusura di Piazza Affari per le festività pasquali; la variazione delle perdite è stata quindi calcolata rispetto al 12 aprile 2019.
** Eventuali piccoli scostamenti tra i valori cumulati del Grafico 3 e quelli presenti in Tabella 1 sono imputabili ad arrotondamenti e al metodo utilizzato per la stima del valore delle obbligazioni.

 

  1. I guadagni/perdite di famiglie e imprese

Secondo le nostre stime, famiglie e imprese hanno guadagnato, nell’ultima settimana, circa 14 miliardi di euro. Dalle elezioni ad oggi (13 dicembre 2019) l’aumento di ricchezza, virtuale, ammonta a circa a 74.9 miliardi euro.

Tabella 2. Guadagni e perdite virtuali delle famiglie e delle imprese (miliardi di euro)

Ricordiamo che il calcolo è effettuato considerando esclusivamente quella parte della ricchezza finanziaria di famiglie e imprese che è più sensibile alle fluttuazioni di mercato, in particolare titoli del debito pubblico, obbligazioni, quote di fondi comuni, azioni e altre partecipazioni (incluse le società non quotate). Sono invece esclusi i depositi (bancari e postali), i titoli emessi da soggetti esteri, e varie altre forme di ricchezza più resistenti alle fluttuazioni di mercato[1].

[testo a cura di Luca Ricolfi, Rossana Cima, Caterina Guidoni]

[1] Come nell’ultima pubblicazione (22-29 novembre 2019), i tassi di apprezzamento/deprezzamento della ricchezza finanziaria in mano a famiglie e imprese sono stati stimati ponendoli uguali al tasso di deprezzamento medio sui tre principali mercati italiani (escluse le banche).



Come è cambiata la nostra ricchezza dopo il voto di marzo? Aggiornamento all’ultima settimana

NOTA DI AGGIORNAMENTO: 22 – 29 novembre 2019

  1. I guadagni/perdite dell’Italia

Anche questa settimana, il bilancio degli operatori finanziari risulta negativo. Dal 22 al 29 novembre i tre principali mercati italiani hanno perso complessivamente 1.7 miliardi di euro. La capitalizzazione borsistica è l’unica a registrare un guadagno (5 miliardi di euro). Ma i risultati positivi di Piazza Affari non sono riusciti a compensare le perdite del mercato obbligazionario, che segna un -2.2 miliardi, e di quello dei titoli di Stato che perde 4.6 miliardi.

Il saldo del II Governo Conte resta, comunque, positivo. Tra l’insediamento del governo e oggi, gli operatori finanziari italiani hanno infatti guadagnato circa 3.4 miliardi di euro.

                           Tabella 1. Guadagni e perdite virtuali complessivi sui tre mercati principali (miliardi di euro)

Ricordiamo che dal calcolo sono esclusi sia gli apprezzamenti di valore dei titoli di Stato detenuti dalla Banca d’Italia e dagli investitori esteri, ed i minori/maggiori oneri per il servizio del debito pubblico. Va poi ricordato che il dato della Borsa si riferisce alle sole società quotate.

Dalle elezioni ad oggi (29 novembre 2019) i guadagni virtuali di Borsa, obbligazioni e titoli di Stato (esclusi quelli detenuti da Banca d’Italia e investitori esteri) sono pari, complessivamente, a 90.4 miliardi di euro.

Banca d’Italia e investitori esteri detentori di titoli di Stato italiani hanno realizzato invece (sempre dalle elezioni ad oggi) un aumento di ricchezza di circa 46.2 miliardi euro. In quest’ultima settimana hanno però perso 5.5 miliardi.

Grafico 1. Guadagni e perdite virtuali sui tre mercati principali nella settimana dal 22 al 29 novembre 2019

Grafico 2. Guadagni e perdite virtuali sui tre mercati principali dal 28 febbraio 2018 al 29 novembre 2019

Grafico 3. Guadagni e perdite virtuali sui tre mercati principali dal 28 febbraio 2018 al 29 novembre 2019
* Il dato di venerdì 19 aprile non è disponibile data la chiusura di Piazza Affari per le festività pasquali; la variazione delle perdite è stata quindi calcolata rispetto al 12 aprile 2019.
** Eventuali piccoli scostamenti tra i valori cumulati del Grafico 3 e quelli presenti in Tabella 1 sono imputabili ad arrotondamenti e al metodo utilizzato per la stima del valore delle obbligazioni.
  1. I guadagni/perdite di famiglie e imprese

Secondo le nostre stime, la ricchezza di famiglie e imprese è rimasta pressoché stabile. Dalle elezioni ad oggi (29 novembre 2019) l’aumento di ricchezza, virtuale, ammonta a circa 70.6 miliardi euro.

Tabella 2. Guadagni e perdite virtuali delle famiglie e delle imprese (miliardi di euro)

Ricordiamo che il calcolo è effettuato considerando esclusivamente quella parte della ricchezza finanziaria di famiglie e imprese che è più sensibile alle fluttuazioni di mercato, in particolare titoli del debito pubblico, obbligazioni, quote di fondi comuni, azioni e altre partecipazioni (incluse le società non quotate). Sono invece esclusi i depositi (bancari e postali), i titoli emessi da soggetti esteri, e varie altre forme di ricchezza più resistenti alle fluttuazioni di mercato[1].

[testo a cura di Luca Ricolfi, Rossana Cima, Caterina Guidoni]

[1] Come nell’ultima pubblicazione (15-22 novembre 2019), i tassi di apprezzamento/deprezzamento della ricchezza finanziaria in mano a famiglie e imprese sono stati stimati ponendoli uguali al tasso di deprezzamento medio sui tre principali mercati italiani (escluse le banche).



Come è cambiata la nostra ricchezza dopo il voto di marzo? Aggiornamento all’ultima settimana

NOTA DI AGGIORNAMENTO: 15 – 22 novembre 2019

  1. I guadagni/perdite dell’Italia

Questa settimana, il bilancio degli operatori finanziari risulta negativo. Dal 15 al 22 novembre i tre principali mercati italiani hanno perso 2.8 miliardi di euro. La capitalizzazione borsistica è l’unica a registrare una perdita (-8.1 miliardi di euro), che tuttavia non riesce ad essere compensata dai guadagni del mercato obbligazionario, che segna un +1.7 miliardi, e di quello dei titoli di Stato che chiude con un aumento di valore di 3.6 miliardi.

Il saldo del II Governo Conte resta, comunque, positivo, infatti tra l’insediamento del governo e oggi, gli operatori finanziari italiani hanno guadagnato circa 5.1 miliardi di euro.

Tabella 1. Guadagni e perdite virtuali complessivi sui tre mercati principali (miliardi di euro)

Ricordiamo che dal calcolo sono esclusi sia gli apprezzamenti di valore dei titoli di Stato detenuti dalla Banca d’Italia e dagli investitori esteri, ed i minori/maggiori oneri per il servizio del debito pubblico. Va poi ricordato che il dato della Borsa si riferisce alle sole società quotate.

Dalle elezioni ad oggi (22 novembre 2019) i guadagni virtuali di Borsa, obbligazioni e titoli di Stato (esclusi quelli detenuti da Banca d’Italia e investitori esteri) sono pari, complessivamente, a 92.1 miliardi di euro.

Banca d’Italia e investitori esteri detentori di titoli di Stato italiani hanno realizzato invece (sempre dalle elezioni ad oggi) un aumento di ricchezza di circa 51.7 miliardi euro. In quest’ultima settimana, dopo tre settimane in perdita, hanno guadagnato 4.4 miliardi.

Grafico 1. Guadagni e perdite virtuali sui tre mercati principali nella settimana dal 15 al 22 novembre 2019

Grafico 2. Guadagni e perdite virtuali sui tre mercati principali dal 28 febbraio 2018 al 22 novembre 2019

Grafico 3. Guadagni e perdite virtuali sui tre mercati principali dal 28 febbraio 2018 al 22 novembre 2019
* Il dato di venerdì 19 aprile non è disponibile data la chiusura di Piazza Affari per le festività pasquali; la variazione delle perdite è stata quindi calcolata rispetto al 12 aprile 2019.
** Eventuali piccoli scostamenti tra i valori cumulati del Grafico 3 e quelli presenti in Tabella 1 sono imputabili ad arrotondamenti e al metodo utilizzato per la stima del valore delle obbligazioni.

 

  1. I guadagni/perdite di famiglie e imprese

Secondo le nostre stime, famiglie e imprese hanno perso, nell’ultima settimana, circa 4 miliardi di euro. Dalle elezioni ad oggi (22 novembre 2019) l’aumento di ricchezza, virtuale, ammonta a circa 70.6 miliardi euro.

Tabella 2. Guadagni e perdite virtuali delle famiglie e delle imprese (miliardi di euro)

Ricordiamo che il calcolo è effettuato considerando esclusivamente quella parte della ricchezza finanziaria di famiglie e imprese che è più sensibile alle fluttuazioni di mercato, in particolare titoli del debito pubblico, obbligazioni, quote di fondi comuni, azioni e altre partecipazioni (incluse le società non quotate). Sono invece esclusi i depositi (bancari e postali), i titoli emessi da soggetti esteri, e varie altre forme di ricchezza più resistenti alle fluttuazioni di mercato[1].

[testo a cura di Luca Ricolfi, Rossana Cima, Caterina Guidoni]

[1] Come nell’ultima pubblicazione (8-15 novembre 2019), i tassi di apprezzamento/deprezzamento della ricchezza finanziaria in mano a famiglie e imprese sono stati stimati ponendoli uguali al tasso di deprezzamento medio sui tre principali mercati italiani (escluse le banche).