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Il Ddl Zan e i nuovi predicatori

11 Ottobre 2021 - di Cristina Cona

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Innanzitutto un sentito «grazie» a Silvia Bonino per il bell’articolo sul Ddl Zan e per la chiarezza con la quale ha illustrato le possibili ricadute che sulla psiche di bambini e adolescenti può avere una pedagogia al contempo moraleggiante e (nel caso specifico dei trans) priva di qualsiasi fondamento scientifico (sarebbe fra l’altro interessante sapere se gli insegnanti di scienze verranno invitati a partecipare alle iniziative cosiddette di sensibilizzazione anti-transfobia nelle scuole, e in caso affermativo, quali opinioni sarà loro consentito esprimere…). Mi venga qui consentito di aggiungere alcune considerazioni su un aspetto a mio giudizio cruciale della mentalità giovanile, aspetto che potrebbe pesare piuttosto negativamente rispetto alle finalità perseguite dal decreto.   Leggi di più

Diversamente di sinistra ?

17 Maggio 2021 - di Cristina Cona

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo interessante testo di Cristina Cona.

Leggendo l’articolo di Luca Ricolfi  “Bandiere ammainate” mi si sono riaffacciati alla mente certi interrogativi sul ruolo che le varie forze in campo (politiche, culturali ed economiche) hanno svolto e continuano a svolgere nel diffondersi del politicamente corretto, nonché sulla coerenza, o viceversa incongruità, di certe scelte ideologiche.   Leggi di più

Ringraziamo l’avversario intelligente

27 Gennaio 2021 - di Cristina Cona

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Un texano bianco di una grassezza oscena che ostenta una sgargiante t-shirt raffigurante il volto di Donald Trump e un berretto da baseball con i colori della bandiera americana e che attribuisce la vittoria di Biden ad una colossale manipolazione delle macchine per la registrazione dei voti ad opera di George Soros; un salviniano dall’accento greve che esprime con frasi truci e sgrammaticate il suo rifiuto ad accogliere nuovi migranti; una giovane donna proletaria del nord dell’Inghilterra, scollacciata e sbracciata a mostrare un panorama ininterrotto di tatuaggi, che, sigaretta in una mano e hamburger nell’altra, dichiara di aver votato per la Brexit perché stufa di sentir parlare polacco nelle strade del suo quartiere.   Leggi di più

La triste fine della Hume Tower. I nuovi bigotti

17 Settembre 2020 - di Cristina Cona

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E’ di pochi giorni fa l’ennesima capitolazione, da parte di un’autorità (se così si può ancora definire) accademica britannica, di fronte alla tirannia del politicamente corretto. Si tratta stavolta delle pretese di diverse centinaia di persone (in prevalenza attivisti studenteschi) le quali, con una petizione online, hanno insistito affinché venisse cambiato il nome di un edificio appartenente all’università di Edimburgo, la David Hume Tower.   Leggi di più

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